Il DPS (documento programmatico della sicurezza dei dati personali) in farmacia non è mai stato abrogato per il semplice fatto che il “sistema di gestione della privacy” doveva e deve essere documentato, ovvero il “metodo adottato per garantire la riservatezza” deve sempre essere decritto in un documento emesso e sottoscritto dal titolare del trattamento (documento posto a conoscenza del personale e a disposizione delle autorità competenti se richiesto). Fu abrogata, invece, l’obbligatorietà della revisione entro il 31 marzo di ogni anno, con la raccomandazione di aggiornare il documento all’effettivo status quo dell’organizzazione coinvolta nella gestione della dovuta riservatezza o a nuovi elementi normativi via via da adottare su indicazione del Garante della Privacy.
Ma ormai questa prescrizione ha i mesi contati, poiché è già in vigore dal maggio 2016 il Nuovo Regolamento Europeo della Privacy EU 679/2016 del 27 aprile 2016 il quale, oltre ad abrogare il precedente regolamento, prevede una serie di adempimenti tra i quali la redazione di un Documento Procedurale con l’analisi dei rischi incombenti, un Codice di Comportamento e la nomina di un D.P.O. (data protection officer) possibilmente esterno all’azienda e non in conflitto di interesse con i titolare dell’impresa (in questo caso della farmacia).
Data la complessità e le peculiarità del nuovo regolamento che coinvolge in pieno anche la farmacia in qualità di “ente” trattante dati personali non solo dei clienti ma anche del personale dipendente e della stessa titolarità (persona fisica o giuridica) non ritengo sia opportuno dare in questa sede alcun fumus di informazione per evitare malintesi o errate interpretazioni di questa nuova normativa da parte del lettore.
E’ opportuno, però, che il diligente farmacista si rivolga al proprio consulente di compliance (colui che tratta sicurezza, privacy e buona pratica di conservazione con metodo HACCP) quale esperto della materia applicata alla farmacia per conoscere i nuovi adempimenti che dovranno essere “in vita” entro il maggio del 2018 (meglio se qualche mese prima come già sta accadendo in molte farmacie seguite da scrupolosi colleghi consulenti).
Gennaro Oliviero
consulente in compliance di farmacia
Gruppo Oliviero srl