Sostenibilità farmacia, fatturato come garanzia di servizio?

Sostenibilità farmacia, fatturato come garanzia di servizio?

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Non mi sembra che vi siate occupati delle garanzie di buon servizio, moderno ed efficiente, che presuppone adeguati livelli di sostenibilità economica della farmacia e adeguati livelli di fatturato della farmacia perché siano garanzia di buon servizio.
Chiedo informazioni e chiarimenti in riferimento a questo argomento che è legato alla storia dell’economia della farmacia che è alla base dell’efficienza e validità dei servizi che essa deve offrire e per quelli che potrebbe offrire per fare meglio e di più.
Il commercialista del settore, sicuramente potrebbe mostrare una tabella con fatturati della farmacia, servizi e qualità dei servizi che formano il ventaglio dell’offerta per dare risposte adeguate alla domanda di tutela della salute. Sulla base di tali valutazioni si potrebbero attribuire dei “CREDITI” alla farmacia per una valutazione nel Sistema della Sanità in termini di migliore servizio e risparmio della spesa pubblica in confluenza con Ospedali, laboratori d’analisi e altre strutture sanitarie pubbliche e private. E’ necessario affrontare le diverse componenti di SPESA e di SERVIZIO per la possibilità di avere le migliori offerte di servizio a livelli di spesa inferiori e adeguati. Chiedo cortesemente di voler rispondere al tema rappresentato che coinvolge l’assistenza diretta, il dimensionamento dei servizi pubblici e privati e altre voci di servizio e di spesa sostenibile

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Domanda del 5 Giugno 2017
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Nota bene: La risposta a questo quesito è stata pubblicata più di 5 anni fa. Le informazioni contenute potrebbero essere obsolete

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Domanda Privata

Gentile utente, l’argomentazione da lei proposta è molto interessante, anche alla luce dei possibili futuri sviluppi del mercato della farmacia.

Mai come oggi è divenuto imprescindibile il binomio garanzia del servizio – redditività. I continui cambiamenti normativi,la riduzione del valore di rimborso del SSN, l’aumento dei competitor, la necessità di rispondere a richieste di una clientela sempre più informata richiedono un cambio radicale nella gestione della farmacia.

Con i decreti legge sulla farmacia dei servizi, il legislatore ha reso ancora di più la farmacia un punto di riferimento sul territorio per la cura ed il benessere dei pazienti. Ciò però comporta da parte dei titolari un cambiamento nella gestione organizzativa, strategica ed economico-patrimoniale della farmacia, rendendo inevitabile l’introduzione di nuovi strumenti strategici come il controllo di gestione.

Portare delle tabelle con fatturati, margini e redditività, potrebbe sembrare da parte mia presuntuoso e poco indicativo, in quanto ogni farmacia va analizzata singolarmente. Sicuramente per le posso affermare che l’attenta analisi dei numeri di ogni singola farmacia, può restituire al titolare l’immagine dello stato di salute della propria attività, del suo bacino di utenza e delle aree di miglioramento. L’analisi dei dati dà la possibilità di modellare i servizi e l’intera gestione economico patrimoniale attorno alle esigenze della propria clientela, senza sterili standardizzazioni, senza una continua rincorsa allo sconto a tutti i costi, garantendo altissimi livelli di servizio ed adeguati livelli di marginalità.

Secondo la mia esperienza, modellare l’offerta intorno alla propria clientela, rende l’intera organizzazione più snella, in quanto richiede un cambiamento a più livelli:

nella gestione del proprio magazzino con conseguente riduzione di giacenze e scaduti;
un diverso approccio al banco rispondendo in modo efficace alle richieste della clientela;
una necessaria programmazione finanziaria con conseguente riduzione degli oneri finanziari.

Un approccio nuovo, di tipo manageriale nella gestione di questi tre aspetti, insieme ad un controllo di gestione costante, porta il livello di servizio agli standard che un servizio pubblico come la farmacia deve necessariamente garantire.

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Pubblicato da Claudio Sica
Risposta del 5 Giugno 2017

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