La norma prevede che l'accesso all'FSE avvenga tramite tessera sanitaria, da cui il farmacista recupera "solamente" il codice fiscale. A livello tecnico quindi non ci sono chip o pin o altro che ne regolano l'accesso; la ratio della presenza fisica della tessera sanitaria è quella che la tessera è personale e quindi solo il legittimo proprietario la possiede e possa, di conseguenza, possa utilizzarla per ritirare i farmaci tramite FSE.

Non esistono però obblighi di delega scritta e va ricordato che una delega verbale ha valore di legge. Parimenti, il farmacista non deve verificare che una delega sia stata fornita, assumendo che la persona di fronte che fornisce la tessera sanitaria sia legittimata a ritirare i farmaci (perchè paziente stesso, familiare, delegato, ecc...).

Ciò detto, nel caso in cui venga riferito solo il codice fiscale, nulla vieta al farmacista di accedere all'FSE e fornire i farmaci, ma a livello giuridico sarebbe opinabile in quanto viene meno la "presenza" della tessera sanitaria. Alcune AUSL hanno al tempo diramato avvisi e raccomandazioni volte a limitare abusi, ricordando che l'accesso non autorizzato al FSE è un reato.

Tuttavia, a parere di chi scrive, anche in assenza di tessera sanitaria E a richiesta verbale dell'acquirente è possibile fornire i farmaci richiesti per garantire l'accesso al farmaco, così come previsto dalla Costituzione.