Principalmente occorre sapere se la sospensione è stata disposta a seguito di procedimento disciplinare ovvero per ordine della Magistratura. Nel primo caso che ritengo il più probabile, ricordo che tutte le sanzioni disciplinari disposte dal consiglio dell’ordine possono essere impugnate entro 30 giorni dalla notifica presso la Commissione Centrale per gli Esercenti le Professioni sanitarie.

L’impugnazione determina automaticamente la sospensiva del provvedimento che diventerà operativo dopo il giudizio della Commissione Centrale ovvero dopo il ricorso in Cassazione. Durante la sospensiva non viene meno nessuna prerogativa per il farmacista compresa quindi la direzione delle farmacia che, nel caso di specie, è di competenza del titolare. Ricordo anche che la normativa non contempla la sostituzione del direttore (titolare/direttore) tra i motivi elencati dall’art. 11 della legge 475/68. Contempla però una serie di ipotesi tra le quali l’infermità.

Qualsiasi provvedimento negativo (gestione provvisoria o decadenza) potrà essere preso solo dopo che la sospensione dall’albo sarà diventata definitiva potendosi comunque impugnare il provvedimento presso il Tar della regione in cui ha sede l’autorità che ha disposto il provvedimento.