Locali farmacia concorso straordinario, se il Comune sparisce nel nulla?

Locali farmacia concorso straordinario, se il Comune sparisce nel nulla?

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Siamo una società che ha accettato una sede in Puglia con grosse difficolta’ per la ricerca del locale, il comune resosi subito disponibile e dopo un’attenta valutazione e sopralluogo rende disponibile l’unico locale di loro proprietà vista l’inesistenza di altri locali (come da loro stesso dichiarato) nel frattempo di delineare il canone e tutti gli adempimenti iniziamo a far fare conteggi e progetti da un tecnico consigliato dal comune e arredo per anticipare i tempi ma ai numerosi solleciti il comune risponde che sta preparando le delibere e ci consiglia di continuare con gli adempimenti preliminari ma dal 21/4/2016 (ultimo giorno utile per accettare la sede) a fine luglio dopo vari solleciti fatti anche dalla regione e interessamento ordine dei farmacisti ed ASL di competenza ci viene detto che il locale non e’ più disponibile e che in zona nn esiste altra possibilità, il Sindaco si adopera a cercare un suolo per un prefabbricato e noi facciamo fare dei preventivi per lo stesso ma all’ennesima riunione in regione il suolo non è disponibile propongono un locale a circa dieci Km di distanza dove nn esiste un abitante ma è una zona residenziale solo per due mesi all’anno, ci viene comunicato il canone di locazione ma non provvedono entro i termini previsti a far contratto di locazione praticamente un’altra perdita di tempo e spese siamo ad un mese dall’apertura con rischio di decadenza senza parole e viva l’Italia viva le piante organiche viva il cresci Italia viva i farmacisti.

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Domanda del 13 Settembre 2016
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Domanda Privata

La situazione da Voi descritta – peraltro non certo infrequente – dovrebbe permetterVi di chiedere con successo una proroga del termine di sei mesi previsti per l’apertura della farmacia, tanto più che il Comune ha potuto appurare direttamente l’inesistenza di locali idonei.
Quanto alla materiale collocazione sul territorio del prefabbricato e della proposta di aprire a circa 10 km di distanza, va tenuto presente che l’esercizio deve essere aperto all’interno della sede a suo tempo istituita (e 10 km parrebbero davvero un po’ troppi…), tenuto conto che la carenza dell’assistenza farmaceutica è stata accertata proprio all’interno di quei confini individuati con la delibera di Giunta.
È meglio dunque mirare a prender tempo per ragionare proprio insieme al Comune circa la migliore ubicazione della farmacia anche ai fini di natura pubblicistica che notoriamente ineriscono all’assistenza farmaceutica.

* * *
Con i migliori saluti.
Studio Associato
Bacigalupo-Lucidi

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Pubblicato da Studio Bacigalupo Lucidi
Risposta del 13 Settembre 2016

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