Gentile Dottore,
ben trovato.
Come abbiamo avuto modo di indicare per precedenti quesiti, il lavoratore ha da un lato diritto ad 11 ore di riposo giornaliero consecutivo, e dall’altro, in tutti i casi in cui svolga un turno di più di 6 ore consecutive, ha diritto ad una pausa, anche minima ma inderogabile, che deve essere rispettata.
Esiste quindi una serie di limiti cogenti in termini di riposi giornalieri, riposi settimanali e articolazione di un orario di lavoro che sia compatibile con la vita personale e privata del lavoratore.
In generale, l’orario di lavoro settimanale è di 40 ore articolate su 5 o 5,5 giorni lavorativi.
E’ prevista la possibilità di una flessibilità nella distribuzione dell’orario di lavoro per la quale, però, si applicano le seguenti regole :
1) l’assegnazione di turni con distribuzione disomogenea dell’orario di lavoro può essere applicata per non più di 16 settimane l’anno;
2) occorrerà comunque rispettare i limiti di ore minimo (34 ore) e massimo (46 ore) la settimana;
3) non potranno essere frazionati orari di lavoro giornalieri non superiori a 4 ore;
4) l’intervallo massimo giornaliero in caso di orario frazionato non potrà superare le 3 ore;
5) l’orario di lavoro giornaliero non potrà superare le 10 ore
6) l’organizzazione dei turni andrà comunque comunicata ai dipendenti con congruo anticipo (almeno 14gg prima)
Confidando di esserLe stata utile, Le auguro un meraviglioso proseguimento.

Cordiali saluti
Silvia Di Domenico
Dottore Commercialista
Revisore Legale