Apertura farmacia vinta a concorso, è obbligatorio essere in uno stato di inoccupazione?

Apertura farmacia vinta a concorso, è obbligatorio essere in uno stato di inoccupazione?

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La domanda che vorrei porvi riguarda il concorso straordinario per l’apertura di nuove farmacie. Come ben noto le tempistiche di tutti i concorsi regionali si sono allungate rispetto a quelle prospettate dalla legge varata dall’allora premier Mario Monti, poiché in ogni regione ci sono stati e continuano ad esserci tantissimi ricorsi. Attualmente in Emilia Romagna è finita la fase dell’interpello e dell’accettazione da parte dei candidati, pertanto si rimane in attesa della delibera Regionale e della PEC che ufficialmente assegni al/ai candidato/i la titolarità della Farmacia.
Poiché sono ancora in ballo ricorsi al TAR da parte di candidati esclusi con richieste di sospensiva di tutta la procedura al Consiglio di Stato, per i concorrenti idonei che hanno accettato la sede si pone il problema del momento opportuno e comunque obbligatorio per rassegnare le dimissioni dall’attuale datore di lavoro. Eventuali sospensive, se accolte dal Consiglio di Stato, avrebbero effetto fino al giorno prima dell’apertura farmacia nuova? E da quando per legge è obbligatorio essere in uno stato di inoccupazione? All’accettazione della titolarità o anche un giorno prima di aprire la farmacia?.
Il problema è reale poiché molti di noi potrebbero rassegnare dimissioni dall’attuale datore di lavoro e rimanere successivamente disoccupati per il sopraggiungere di una sospensiva.

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Domanda del 18 Febbraio 2016
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Domanda Privata

Si tenga presente che la sospensiva non condiziona l’esito del merito. Può benissimo essere data la sospensiva all’atto impugnato e poi, con sentenza di merito, rigettare il ricorso. Sono quindi sicure solo le sedi per le quali il contenzioso è passato in giudicato. Per quanto riguarda la cessazione delle condizioni di incompatibilità (dimissioni comprese) è sufficiente che queste vengano meno prima del rilascio dell’autorizzazione all’esercizio della farmacia.

Cordiali saluti.

Maurizio Cini

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Pubblicato da Prof. Maurizio Cini
Risposta del 18 Febbraio 2016

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