Concorso straordinario, chi certifica distanza tra due farmacie?

Concorso straordinario, chi certifica distanza tra due farmacie?

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Salve vorremo aprire una nuova farmacia che ci verrà assegnata probabilmente al prossimo interpello del concorso straordinario. Stiamo valutando diverse opzioni per inserire le sedi. Una delle sedi sarebbe conveniente ma il locale disponibile dista 270 metri dall’altra farmacia.
Effettivamente questo locale perderebbe di aprire un’attività sostenibile, senza recare un enorme danno all’altra che gode di una notevole bacino di utenza.
La distanza deve essere certificata da un organo competente per essere inoppugnabile? Qual’e l’organo a cui rivolgersi? Vorremmo avere la certezza per non incorrere poi in problemi dopo l’accettazione del sede in questione. Grazie mille per la disponibilità.

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Domanda del 21 Febbraio 2016
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Domanda Privata

La legislazione vigente non prevede la certificazione da parte di un particolare organo o ufficio pubblico che attesti che la distanza tra due “locali farmacia” (quello in cui Lei intende aprire l’esercizio e quello della farmacia “più vicina”) – calcolata da soglia a soglia – sia superiore a 200 metri.
Sarà dunque sufficiente rivolgersi ad un professionista privato (ad esempio un geometra) che possa predisporre una perizia asseverata, cioè giurata avanti al cancelliere del tribunale, che attesti appunto che la distanza sia superiore a quella minima legale percorrendo, beninteso, la famosa “via pedonale più breve”, quella cioè calcolata seguendo il percorso che ordinariamente – senza quindi dover necessariamente rispettare la segnaletica orizzontale (tipo “attraversamenti zebrati”) – un pedone osserva per spostarsi da un punto all’altro.
In ogni caso, almeno nella Sua vicenda, non ci pare francamente possano insorgere problematiche di alcun genere perché – come è evidente – i 270 metri da Lei indicati sono comunque superiori alla distanza legale, qualunque sia il criterio osservato nella misurazione della distanza.
Le sarà perciò agevole acquisire la perizia giurata di un geometra che attesti quanto detto e produrla alla Asl/Comune unitamente all’altra documentazione richiesta per il rilascio della titolarità.

* * *
Con i migliori saluti.
Studio Associato
Bacigalupo-Lucidi

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Pubblicato da Studio Bacigalupo Lucidi
Risposta del 21 Febbraio 2016

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