Concorso straordinario e nuove sedi, esistono criteri per stabilire che possono non essere sostenibili economicamente?

Concorso straordinario e nuove sedi, esistono criteri per stabilire che possono non essere sostenibili economicamente?

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La recente sentenza del Cds, sez. III, n. 5701 del 17/12/2015, riconferma l’esistenza dello strumento di pianificazione territoriale delle farmacie, la perimetrazione delle zone/sedi farmaceutiche. Nella sentenza risalta anche la necessità di “un embrione di nucleo residenziale” e si sottolinea a chiare lettere:”la finalità del potenziamento del servizio di distribuzione perseguita dal D.L. 1/2012 non elimina l’esigenza che le farmacie possano contare su un bacino di utenza che ne consenta la sopravvivenza in termini economici”. Un sistema di regole così ambigue e che spesso urtano frontalmente l’una contro l’altra, non può affatto perseguire l’interesse pubblico, ma generare sabbie mobili per farlo sprofondare. Un razionale sentimento di “liberalizzazione”, servirebbe ad eliminare tanta inefficienza e abusi di ogni genere. Oltre alla sentenza Cds di riferimento ce ne sono altre che richiamano la sostenibilità economica della farmacia nuova o vecchia già esistente che è garanzia ineludibile di servizio. Una rivista di farmacia, scrive:” Il fatturato della farmacia è garanzia di servizio”. Chiedo all’Esperto, le farmacie nuove del concorso, quelle non ancora aperte e le poche di prossima apertura, individuate con una via e le strade adiacenti (parere dell’Uff. Legislativo del Ministero alla Reg. Toscana del 21/03/2012) e che non hanno un perimetro, come entrano nell’assetto delle farmacie del Comune? Quale è il criterio per poter stabilire che una farmacia, con un lavoro “normale”, non è sostenibile economicamente? Quale è o quali sono i parametri di “sopravvivenza” di una farmacia di OGGI Cordiali saluti? Potito Salatto

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Domanda del 24 Gennaio 2016
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Domanda Privata

Tutto l’impianto della nuova normativa è sicuramente contradditorio. Nonostante ciò cerco di rispondere ai suoi quesiti. Se una nuova sede è delimitata in modo generico questo dipende dal comune che ha trasmesso alla regione i dati relativi. Sarà quindi il comune a dovere individuare dei confini veri e propri anche andando a ridelimitare (riducendone l’area di competenza) le sedi già presenti prima della nuova normativa. Il fattore economico di sostenibilità dipende da vari parametri: i locali, le attrezzature, il personale e solo chi la gestisce sarà nelle condizioni di valutarne la sostenibilità economica. Parametri di sopravvivenza non ve ne sono ma sicuramente l’organizzazione della farmacia e i dati rilevanti sotto il profilo fiscale (studi di settore) possono essere utili alla valutazione.

Cordiali saluti

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Pubblicato da Prof. Maurizio Cini
Risposta del 24 Gennaio 2016

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