I farmacisti impossibilitati a rispettare il termine di legge potranno presentare all’autorità amministrativa competente, fino a dieci giorni prima della scadenza del termine di sei mesi dalla data di accettazione della sede, a pena di decadenza, apposita istanza motivata di proroga, «per motivate esigenze, dipendenti da circostanze non imputabili al farmacista, che devono essere debitamente documentate».

Si ponga attenzione che non tutte le regioni hanno reso la norma come obbligata.