La dichiarazione di fallimento a carico di uno dei soci configurerebbe proprio un'ipotesi di "sopravvenuta incapacità", ma dovrebbe intervenire quando ormai la società é stata costituita e ad essa rilasciata l'autorizzazione all'esercizio della farmacia conseguita per concorso dall'intera associazione assegnataria.

Nel caso da Lei citato, tuttavia, sembrerebbe che la sentenza dichiarativa di fallimento sia già intervenuta a carico del Suo collega e questo, impedendone la partecipazione alla società, comporterebbe l’esclusione di fatto della compagine vincitrice dalla graduatoria.

Ho scritto “di fatto”, perché, anche laddove gli associati superstiti potessero restare nel concorso, la loro associazione perderebbe l’intero punteggio assegnato al componente fallito (esattamente quel che accade in caso di premorienza di uno dei co-associati, che é un tema da noi esaminato recentemente) e questo renderebbe il punteggio evidentemente insufficiente nel concreto per conseguire una posizione utile nella graduatoria.

Con i migliori saluti
Avv. Gustavo Bacigalupo