Desidererei, se possibile, una sua opinione in merito al mio problema sicuramente comune a molti altri miei colleghi farmacisti.
Tra il 2010-2011 ho partecipato a dei concorsi ordinari nella mia Regione ottenendo solo l’ idoneità. Questi concorsi si sono ultimati con le relative assegnazioni di sedi previste, prima della pubblicazione del bando del concorsone straordinario.
Non avendo più alcuna speranza, nel 2012 ho partecipato a quest’ ultimo in forma associata con un collega, sia nella mia Regione di provenienza, che in un’ altra, occupando una posizione discreta in graduatoria in entrambe le Regioni.
Inaspettatamente nel 2015 mi è stata assegnata una sede, ex farmacia comunale mai aperta, per scorrimento di una graduatoria pubblicata nel 2011. Ho accettato l’ assegnazione pagando la tassa di concessione regionale, nell’ incertezza, ma poi una serie di ricorsi ha bloccato il tutto, fino a qualche giorno fa. Attualmente risulto quindi assegnataria di una sede in forma individuale (il sogno di ogni farmacista) e di due sedi in forma associata.
Cosa mi consiglia di fare? So già che se accettassi definitivamente la sede in forma individuale, il mio socio intenterebbe una causa nei miei confronti. Vorrei sapere cortesemente da Lei, nello specifico, che tipo di responsabilità si verrebbe a configurare e a quanto eventualmente potrebbe ammontare, in relazione al tipo di responsabilità, il risarcimento del danno che dovrei al mio socio, non essendoci precedenti giurisprudenziali in merito.