Dispensario farmaceutico, il venditore ha venduto qualcosa che non gli apparteneva?

Dispensario farmaceutico, il venditore ha venduto qualcosa che non gli apparteneva?

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Ho acquistato una farmacia con un armadio stagionale pagando una cifra X che comprendeva anche il giro del dispensario. L’Assessorato ha emanato il decreto solo per la farmacia ripromettendosi di valutare l’eventuale sussistenza dei presupposti che a suo tempo permisero l’apertura del dispensario. Ho da porvi una domanda il venditore che in atto ha messo anche il dispensato ha venduto qualcosa che non gli apparteneva? Le condizioni che portarono all’apertura ora sono cambiate ma non dovrebbe essere un diritto acquisito?

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Domanda del 18 Aprile 2017
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Domanda Privata

Né il dispensario stagionale, né quello permanente, può essere ceduto a terzi, e né ovviamente come singolo presidio, ma neppure unitamente alla farmacia affidataria: quindi, come Lei dice, la Sua controparte Le “ha venduto qualcosa che non gli apparteneva”
Nel Suo caso si tratta di verificare quale sia stato – secondo le disposizioni del rogito di cessione – il ruolo che le parti hanno assegnato, anche sotto il profilo della valutazione del prezzo complessivo di vendita, al dispensario stagionale.
In ogni caso, come probabilmente Le è noto, differentemente dal dispensario permanente (assegnato alla farmacia affidataria sin dall’origine e senza la necessità di rinnovi annuali), l’affidamento di quello stagionale ha effetto – limitatamente al periodo indicato nel provvedimento istitutivo – anno per anno, e quindi in pratica è necessario che ogni anno l’amministrazione adotti un nuovo provvedimento.
La vicenda che Lei descrive – che si è posta proprio per la necessità del “rinnovo” annuale – appare tuttavia abbastanza singolare, perché generalmente le esigenze “stagionali” persistono anche l’anno successivo e quindi è veramente infrequente imbattersi in una scelta comunale diretta a negare la conferma del dispensario.
Perciò, se – come Lei riferisce – “le condizioni che portarono all’apertura ora sono cambiate” è verosimile che in realtà non sussistessero a pieno già al momento dell’istituzione e della prima istituzione del dispensario, ma in ogni caso, ripetiamo, non si tratta per la farmacia affidataria di “un diritto acquisito”.
Per tornare comunque al contratto di acquisto, gli aspetti da prendere in considerazione sono quelli indicati all’inizio che potrà pertanto far valutare da un avvocato civilista di Sua fiducia.

* * *

Con i migliori saluti.

Studio Associato
Bacigalupo-Lucidi

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Pubblicato da Studio Bacigalupo Lucidi
Risposta del 18 Aprile 2017

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