In merito alla concessione da parte del datore di lavoro dell’orario part time, nel caso prospettato nel quesito, non si deve fare riferimento alla precedenza acquisita in ragione dell’anzianità di servizio ma in conseguenza della nascita di un figlio. Il collega, assunto direttamente con contratto part time, non ha meno diritti in quanto assunto più recentemente.

In caso di presenza di figlio minore, il diritto alla modifica del contratto – da full time a part time – esiste e deve essere concesso se la riduzione dell’orario di lavoro è entro il 50% dell’orario a tempo pieno svolto fino ad oggi.

Il Ccnl di settore non regola tali fattispecie ma rimanda alle norme di legge per quanto non espressamente previsto nel contratto stesso.

Pertanto, ai sensi dell’art. 8 co. 7 del Dlgs n. 81/2015, al posto del congedo parentale, si può chiedere di passare da un rapporto di lavoro full a part time, purché, come detto, la riduzione d’orario sia al massimo entro il 50%. Il datore di lavoro non può rifiutare la sua richiesta: deve accettarla entro 15 giorni.