L'argomento è tecnico, impossibile sintetizzare efficacemente in poche righe. Fornisco alcune indicazioni base che nascono dalla domanda.

Per la granulazione umida, la tecnica più comune implica l'uso di un granulatore a taglio o un letto fluido. Un granulatore a taglio mescola una soluzione liquida con la polvere, formando aggregati che vengono poi asciugati.

In alternativa, la granulazione può essere effettuata utilizzando letti fluidi dotati di ugelli di spruzzo, che ha il vantaggio di contenere la manipolazione del materiale usando un collegamento chiuso con l'attrezzatura a monte e a valle.

Per la granulazione secca, la tecnica più comune implica l'uso di un compattatore a rulli, che compatta la polvere tra due rulli per formare piccoli pellet. Il pellet viene poi macinato per formare granuli.

La scelta tra granulazione umida e secca dipende dalle caratteristiche specifiche del farmaco da granulare. Ad esempio, la granulazione secca può essere preferibile se il prodotto è sensibile all'umidità e al calore, ma per le polveri di solito presenti nei laboratori galenici la più diffusa è la granulazione a umido (ad es. con etanolo).