Le incompatibilità nell’ambito della professione di farmacista sono stabilite dalla legge 362/1991 sostanzialmente non modificate dalle novità introdotte dalla Legge 124/2017.

In particolare, le incompatibilità per i farmacisti sono le seguenti:
- Incompatibilità con «qualsiasi altra attività svolta nel settore della produzione e informazione scientifica del farmaco, nonché con l’esercizio della professione medica»
- Incompatibilità «con la posizione di titolare, gestore provvisorio, direttore o collaboratore di altra farmacia»,
- Incompatibilità «con qualsiasi rapporto di lavoro pubblico e privato».

In merito a quest’ultimo punto (incompatibilità con qualsiasi rapporto di lavoro pubblico e privato), si fa presente che una recente sentenza della Corte Costituzionale (11/2020) ha stabilito che la causa d’incompatibilità non è riferibile ai soci di società di capitali titolari di farmacie, che si limitino ad acquisirne quote, senza essere ad alcun titolo coinvolti nella gestione della farmacia.

Ne deriva che la contemporanea titolarità di socio di società che gestisce una farmacia e la diretta gestione della stessa svolgendo il ruolo del direttore, configura elemento di incompatibilità.