Non esiste una normativa specifica a riguardo, motivo per cui tale pratica è fonte di interpretazioni del funzionario – Nas o Ausl per esempio – di turno, a volte in maniera permissiva, a volte restrittiva.

Di fatto, sono note realtà in cui la cosa è accettata, a patto che l'emissione dello scontrino fiscale avvenga da parte della farmacia preparatrice e non di quella che dispensa, pur se dello stesso gruppo.

Nel dettaglio, una recente sentenza della Cassazione ha stabilito essere lecita la consegna a distanza in pacco chiuso di farmaci anche soggetti a prescrizione medica: sull'argomento è stata scritta una lunga e articolata analisi.

Viene quindi da consigliare di allestire la preparazione, scontrinarla, preparare un pacco chiuso e inviarlo per la fornitura alle altre farmacie del gruppo, dove il paziente lo recupererà lasciando il pagamento che verrà "girato" alla farmacia preparatrice.

La situazione indicata dalla Cassazione vale indistintamente sia per officinali che magistrali o altri farmaci, essendo sempre forniti direttamente al paziente tramite la seconda farmacia e non forniti alla stessa per essere rivenduti.