Recesso associazione costituita per il concorso entro i dieci anni, possiamo subentrare?

Recesso associazione costituita per il concorso entro i dieci anni, possiamo subentrare?

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Vorrei dei chiarimenti: siamo tre soci ed abbiamo vinto la farmacia in Emilia-Romagna e uno dei tre soci, mia cognata, ricercatrice all’università, attualmente è senza contratto dato che nel frattempo il suo è scaduto e non gli è stato rinnovato.
All’università hanno promesso che probabilmente in futuro le rinnoveranno il contratto e quindi lei non vorrebbe proseguire nella associazione. La domanda è: riuscendo a convincerla a proseguire e quindi in caso di accettazione all’interpello di gennaio, se dopo alcuni mesi e comunque entro i 10 anni la ragazza volesse ritirarsi per un qualunque motivo dalla associazione, noi altri due soci saremmo costretti a rinunciare alla farmacia perdendo quindi tutto, o potremmo subentrare in qualche modo nella società magari acquisendo la sua quota?

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Domanda del 10 Gennaio 2017
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Domanda Privata

Non è ben chiara la posizione universitaria di sua cognata. Il ricercatore universitario è un posto di ruolo e quindi incompatibile con la partecipazione alla società. Penso però che, invece, sua cognata usufruisca di un assegno di ricerca o una borsa di studio. Se è così la risposta non può che essere dubitativa. La legge infatti parla di “qualsiasi rapporto di lavoro pubblico o privato”. La posizione della ragazza è da considerare “rapporto di lavoro”? Lo spirito della legge è quello di impedire che chi è titolare, o socio, di una farmacia svolga un’attività diversa e non attenda alla gestione della farmacia.
In caso di interpretazione negativa, modificando la compagine societaria, a rigore di legge la gestione verrebbe a decadere per tutti i partecipanti. Questo vale per tutte le regioni ma in emilia-romagna l’intestazione della sede viene fatta (salvo avviso diverso della magistratura amministrativa) ai singoli vincitori che diventano tutti co-titolari, anche se pro-quota. Questo aspetto aggrava ulteriormente la situazione, sempre però col dubbio se la posizione di sua cognata vada o meno ascritta come “rapporto di lavoro”.

Maurizio Cini

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Posted by Prof. Maurizio Cini
Risposta del 10 Gennaio 2017

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