Il “SILENZIO ASSENSO”, un importante istituto di garanzia, fondamento di valori di democrazia e di rispetto sociale.
Chiedo all’ESPERTO, allo stato attuale, che cosa prevede la normativa del “silenzio assenso”, dopo tutti gli sballottolamenti fino a giungere all’attuale riforma “Renzi” della Pubblica Amministrazione? Nel caso, frequente, in cui la Pubblica Amministrazione e cioè il Comune, non risponde alla istanza di trasferimento di farmacia nella sede di pertinenza e fuori da essa nel territorio comunale, che cosa deve fare il farmacista richiedente? Se il Comune (Dirigente, Sindaco), chiede il parere alla ASL e all’Ordine dei Farmacisti e questi non rispondono, vale il silenzio assenso? Cordiali saluti.