Sono una farmacista, laureata, abilitata e iscritta all’Ordine. Vi scrivo per chiedervi un chiarimento su come calcolare un preavviso di dimissioni volontarie per la mia attività lavorativa, in base alla qualifica che appare nel mio contratto e a quanto previsto dall’Articolo 77 dal Ccnl farmacie private urbane.

Nel mio contratto appare la qualifica “APPR. COADIUTORE FARMACISTA” con inquadramento al livello 5 iniziale, livello 4 intermedio e livello 3 finale del CCNL (qualifica che, correggetemi se sbaglio, risulta peraltro ambigua, per non dire inesistente, dato che, a quanto ho capito dal CCNL farmacie private, il coadiutore dovrebbe essere di livello 3 e comuque l’apprendista non potrebbe essere di livello 5).

Considerato ciò e precisato anche che ho un cantratto a tempo parziale e indeterminato con 2 anni e 10 mesi di anzianità, sebbene io sia farmacista laureata, abilitata e iscritta all’Albo, per la suddetta qualifica ed inquadramento, di fatto, non sto svolgendo in alcun modo attività professionale di farmacista – bensí di commessa?, donde il mio essere “teoricamente farmacista” iniziale – e quindi dovrei chiedere un preavviso di 15 giorni (come previsto per il livello 5-apprendista del Ccnl): è corretta tale ricostruzione?

Inoltre vorrei chiedervi se potreste chiarirmi a partire da quando effettivamente dovrei calcolare questi 15 giorni, dato che nel CCNL si specifica che «i termini di preavviso decorrono dalla metà o dalla fine di ciascun mese» ovvero: anche inviando le dimissioni, ad esempio il 5 settembre, il preavviso andrebbe fatto partire sempre dal 15 settembre o dal 16 incluso? Per cui, di fatto, dando le dimissioni entro il 15 andrei a considerare come ultimo giorno lavorativo, ammesso di dover dare effettivamente 15 giorni di preavviso, il 30 settembre, con decorrenza delle dimissioni il 1° ottobre. Mi confermate?