Una prima considerazione è legata al peso del calo. Perdere un 5% di primo margine in un anno è una enormità che in nessuna impresa sarebbe presa sotto gamba.

Una seconda considerazione è legata alla mancanza di controllo di gestione. In una azienda (e una farmacia) ben gestita si controlla periodicamente l’andamento dei principali indicatori di performance in modo da fare degli interventi durante l’anno. Se, quando il commercialista ci prepara il bilancio, facciamo queste scoperte vuol dire che non abbiamo alcun controllo sull’andamento della farmacia.

Detto questo, il 2023 è stato, per tanti, un anno anomalo. È possibile che sia cambiato enormemente il mix di vendita (niente tamponi, vaccini e mascherine). Se questa è la spiegazione il fenomeno non è così raro.

In alternativa si deve sicuramente approfondire. Abbiamo cambiato il distributore intermedio? Abbiamo ridotto fortemente gli acquisti diretti? Abbiamo fatto degli sconti veramente importanti (e ce ne rendiamo conto adesso)? Abbiamo tagliato qualche categoria – cosmetica, integratori – che marginava tanto?

Non dovrebbe essere difficile risalire al problema. In ogni gestionale ci sono tutti gli strumenti per farlo.