Collaborazione farmacista senza Partita IVA: è possibile?

Collaborazione farmacista senza Partita IVA: è possibile?

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Da cinque anni lavoro come direttore tecnico farmacista, inquadrata come socio lavoratore, presso un magazzino farmaceutico. Dall’aprile di quest’anno mi è stato fatto un contratto full time di 39 ore settimanali. Esiste un modo per lavorare, nelle restanti ore della giornata o occasionalmente, come farmacista presso una parafarmacia, senza aprire partita iva? Qualora aprissi la partita Iva sarebbe possibile farlo con regime forfettario? in quest’ultima ipotesi, il contributo Enpaf sarebbe comunque intero?

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Domanda del 22 Ottobre 2022
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Domanda Privata

È bene specificare che per sua natura il contratto di prestazione occasionale non è applicabile a professionisti che sono obbligati all’iscrizione presso gli Albi professionali di categoria, come lo sono i farmacisti. Qualora, infatti si volesse svolgere altra attività oltre a quella di lavoro dipendente, sarebbe necessario svolgerla in qualità di titolare di partita IVA.

Nel caso in esame sarebbe necessario aprire la partita IVA e sarebbe consigliato aprirla utilizzando il regime forfettario a condizione che:
• I compensi siano inferiori ai 65.000 € annui
• non si superino 20.000 € annui di spese per lavoro dipendente
• non si abbiano redditi da lavoro dipendente superiori a 30.000 € con riferimento all’anno precedente a quello in cui si apre la partita IVA

Infine, il contributo Enpaf sarebbe intero in quanto, a norma del regolamento della Cassa Previdenziale, “non hanno diritto ad alcuna riduzione gli iscritti che svolgano attività professionale in relazione alla quale non siano soggetti ad altra previdenza obbligatoria oltre a quella dell’Enpaf: attività svolta in regime di collaborazione coordinata e continuativa o con apertura di partita IVA, borse di studio non assoggettate all’obbligo della contribuzione alla Gestione Separata INPS”.

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Pubblicato da Francesco d'Alfonso
Risposta del 22 Ottobre 2022

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