Come gestire la mia posizione lavorativa senza aprire la Partita Iva?

Come gestire la mia posizione lavorativa senza aprire la Partita Iva?

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Sono disoccupata poiché, dopo la laurea in farmacia, mi sono iscritta alla facoltà di medicina e chirurgia. Pertanto, dopo aver lavorato un anno in farmacia, ho deciso di dedicarmi agli studi. Tuttavia, mi è stata proposta l’opportunità di lavorare un weekend al mese, più qualche giorno festivo e 20 giorni ad agosto, in una parafarmacia.

Il problema è che non sono intenzionata ad aprire la Partita Iva, ma mi è stato detto che è obbligatorio per questo tipo di prestazione. Ho letto riguardo ai voucher, è ancora possibile utilizzarli? O esiste un modo per regolamentare la mia posizione senza aprire la Partita Iva? E nel mio caso, quanto dovrei pagare all’Enpaf? Posso ancora versare il contributo di solidarietà?

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Domanda del 16 Novembre 2023
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Domanda Privata

La normativa che consentiva l’utilizzo dei voucher per lo svolgimento della professione è stata abrogata. L’attività prospettata nel quesito è configurabile come attività occasionale.

In merito a questo è bene specificare che il contratto di prestazione occasionale non è applicabile a professionisti che sono obbligati all’iscrizione presso gli Albi professionali di categoria, come lo sono i farmacisti.

Qualora, infatti si volesse svolgere l’attività nella modalità descritta, si conferma che sarebbe necessario svolgerla come titolare di Partita Iva con obbligo di pagamento della quota intera del contributo previdenziale Enpaf in quanto si può optare per il pagamento del contributo di solidarietà se:
• si esercita l’attività professionale percependo redditi assoggettati a contribuzione presso l’assicurazione generale obbligatoria (Inps)
• si è disoccupati involontariamente.

Si segnala, infine, che, qualora ricorrano le condizioni richieste, la Partita Iva potrà essere aperta aderendo al regime forfetario che prevede, tra l’altro, l’applicazione di un’imposta unica sostitutiva ed esclude la rivalsa dell’Iva nei confronti dei committenti.

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Pubblicato da Francesco d'Alfonso
Risposta del 16 Novembre 2023

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