Si premette che a norma del CCNL delle farmacie private, la durata dell’orario di lavoro è di 40 ore settimanali normalmente distribuite su cinque giorni di lavoro. Ne consegue che le ore lavorate in più, devono essere trattate come “lavoro straordinario”. È facoltà del datore di lavoro di richiedere di lavorare oltre l’orario normale di lavoro in relazione anche al servizio di turno della farmacia. In tal caso le ore lavorate in più sono retribuite con la maggiorazione del 20% sulla quota oraria ordinaria.

Se si ipotizza una assunzione al primo livello, lo stipendio lordo mensile ammonta a circa € 1.800 (per 14 mensilità annue) al quale sarà aggiunto un importo lordo di circa € 200 mensili per le ore lavorate in più rispetto alle 40 settimanali arrivando, così, a circa € 2.000 lordi mensili.

Il calcolo da eseguire per la quantificazione della retribuzione netta partendo dalla retribuzione lorda è, anche, in funzione della residenza del dipendente; varia, infatti, l’aliquota delle addizionali all’Irpef (sia quella regionale che quella comunale).

Per dare un ordine di grandezza della retribuzione netta annua, partendo dalla retribuzione lorda annua di circa € 24.000, si può fare una stima di circa € 21.000 da erogare in 14 mensilità (circa € 1.500 al mese per 14 mensilità).