Si premette che, a norma del regolamento di previdenza della Cassa di settore (Enpaf), il contributo di solidarietà, pari al 3% – ovvero 1% in caso di disoccupazione involontaria – del contributo previdenziale intero, può essere corrisposto a condizione che l’iscritto – a partire dal 1° gennaio 2004 – eserciti la professione in relazione alla quale i redditi percepiti siano soggetti all’assicurazione generale obbligatoria o ad altra previdenza obbligatoria e che non abbiano redditi professionali esenti da contribuzione previdenziale. Chi versa il contributo di solidarietà versa anche il contributo di assistenza e di maternità potendo, quindi, usufruire delle prestazioni relative.

Fatta questa premessa, è bene segnalare che i versamenti effettuati all’Enpaf a titolo di contributo di solidarietà non possono essere trasferiti ad altro ente nell’ambito delle procedure di ricongiunzione.