Sulla base degli indirizzi per la prevenzione di infortuni gravi e mortali correlati all’assunzione di droghe emanati dal ministero della Salute vige l’obbligatorietà, per alcune categorie di lavoratori, di sottoporsi a test antidroga sia in fase di assunzione che periodicamente.

Devono, quindi, essere sottoposti agli accertamenti per l'assenza di assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope e per l'assenza di tossicodipendenza tutti i lavoratori adibiti a mansioni che comportano rischi per la sicurezza, l'incolumità e la salute proprie e di terzi.

Sebbene la categoria dei farmacisti non compaia tra quelle individuate dal Ministero, si ritiene che la categoria stessa possa essere ricompresa, proprio in considerazione del rischio di eventuali danni cagionati alla clientela in conseguenza di assunzioni di sostanza stupefacenti.

L’esame richiesto che mira a verificare il consumo di droga spesso fa parte del processo di screening pre assunzione ed è generalmente richiesto dopo l’offerta del posto di lavoro; il test “fallito” potrebbe comportare il ritiro dell'offerta di lavoro.