Esecuzione tamponi Covid-19 farmacista: posso rifiutarmi?

Esecuzione tamponi Covid-19 farmacista: posso rifiutarmi?

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Sono un farmacista collaboratore. Un anno fa, in ritardo rispetto ad altre farmacie, si è aderito all’esecuzione di tamponi e vaccini. Come collaboratore ho aderito con entusiasmo a entrambi, in virtù del fatto che credevo nella loro utilità e oltretutto avrei avuto qualche guadagno in più.

I vaccini sono giustamente pagati, seppur poco, dei tamponi invece non c’è traccia di riconoscimento economico. Posso, dopo aver aderito, rifiutarmi di farli oppure incorro in sanzioni o licenziamento?

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Domanda del 3 Gennaio 2023
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Nota bene: La risposta a questo quesito è stata pubblicata più di un anno e mezzo fa. Le informazioni contenute potrebbero essere obsolete

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Domanda Privata

La facoltà di effettuare i tamponi è stata concessa dalla legge 178/2020 (legge di bilancio per il 2021) che recita: «I test mirati a rilevare la presenza di anticorpi IgG e IgM e i tamponi antigenici rapidi per la rilevazione di antigene SARSCoV-2 possono essere eseguiti anche presso le farmacie aperte al pubblico dotate di spazi idonei sotto il profilo igienico-sanitario e atti a garantire la tutela della riservatezza».

L’esecuzione dei tamponi da parte del farmacista è classificabile come attività tipica da svolgersi nelle modalità stabilite dalla farmacia presso la quale si è dipendenti. Il mancato adempimento potrebbe comportare l’adozione di provvedimenti da parte del datore di lavoro.

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Pubblicato da Francesco d'Alfonso
Risposta del 13 Gennaio 2023

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