Farmacista Ctu o Ctp deve avere Partita Iva?

Farmacista Ctu o Ctp deve avere Partita Iva?

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Sono una farmacista dipendente iscritta da anni all’Ordine dei farmacisti. Vorrei abilitarmi come Consulente tecnico d’ufficio (Ctu) e Consulente tecnico di parte (Ctp).

Dato che lavorerò come Ctu o Ctp saltuariamente e chissà quanto in un anno, chiedo se devo necessariamente aprire la Partita Iva.

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Domanda del 1 Marzo 2024
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Domanda Privata

Come noto anche i farmacisti possono iscriversi agli albi dei periti e dei consulenti tecnici dei tribunali (Ctu), al fine di poter esercitare attività di consulenza. Attività di consulenza che può essere svolta anche a favore di una parte (Ctp).

In merito all’inquadramento ai fini fiscali l’Agenzia delle Entrate si è espressa sulla materia distinguendo tra l’occasionalità o meno della prestazione. A tal fine l’Agenzia ha precisato che l’occasionalità va valutata dal professionista stesso sottolineando, tuttavia, che l’iscrizione volontaria nell’apposito albo professionale sia indice di abitualità costituendo titolo per l’affidamento di compiti in modo ricorrente.

Per quanto sopra riportato, i redditi provenienti da tale attività saranno classificati come redditi di lavoro autonomo con conseguente apertura della Partita Iva.

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Pubblicato da Francesco d'Alfonso
Risposta del 1 Marzo 2024

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