Farmacista e infortunio sul lavoro: quale procedura?

Farmacista e infortunio sul lavoro: quale procedura?

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Sono una farmacista collaboratrice che svolge anche analisi di prima istanza, come glicemia e colesterolo, presso la farmacia per la quale lavoro.

Benché sia stata incaricata un’infermiera per eseguire le analisi del sangue, capita anche a me, in sua assenza o in situazioni eccezionali, di effettuarle. Alcuni mesi fa, mi sono punta accidentalmente con un ago dopo aver eseguito la glicemia su un paziente. Inizialmente, ho prontamente informato il mio direttore riguardo a quanto accaduto, tuttavia, non è stato preso alcun provvedimento in merito alla questione.

Recentemente, durante le visite mediche aziendali, ho riportato l’incidente al medico del lavoro. Quest’ultimo mi ha consigliato di aprire una pratica per infortunio sul lavoro e mi ha spiegato che dovrò sottopormi a una sorveglianza attiva, comprendente analisi del sangue per valutare eventuali rischi di contrarre epatite e Hiv. Inoltre, mi è stato richiesto di firmare un consenso al trattamento dei dati, obbligatorio. Chiedo ulteriori informazioni e chiarimenti riguardo ai rischi e ai pericoli connessi a questa situazione.

Vorrei capire appieno quali sono le procedure da seguire e quali potrebbero essere le conseguenze per la mia salute e la mia situazione lavorativa.

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Domanda del 16 Febbraio 2024
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Domanda Privata

In caso di infortunio sul luogo di lavoro è necessario dare comunicazione immediata al responsabile e, come correttamente indicato dal medico del lavoro, aprire una pratica per infortunio presso l’Inail.

In questi casi ci sono adempimenti sia a carico del farmacista che a carico della farmacia. In particolare il farmacista deve inoltrare alla farmacia l’eventuale certificato medico che attesti l’infortunio e le conseguenti procedure mediche da seguire. La farmacia dovrà inoltrare la documentazione all’Inail. L’Inail stesso dovrà valutare se la puntura con l’ago della siringa sia un evento tale da generare eventuali indennizzi che, generalmente, sono riconosciuti solo in caso di non augurabili conseguenze sulla salute del farmacista.

Qualora il farmacista non effettuasse tali adempimenti, perderebbe il diritto alla ricezione delle indennità in termini economici. Allo stesso tempo è consigliabile al farmacista di monitorare l’esecuzione degli adempimenti a carico della farmacia.

Qualora in conseguenza della puntura dovessero insorgere problemi di salute, la pratica di infortunio presentata all’Inail dovrebbe essere integrata con l’ulteriore documentazione medica che dimostri la correlazione tra l’infortunio occorso e la malattia contratta.

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Pubblicato da Francesco d'Alfonso
Risposta del 15 Febbraio 2024

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