Partita IVA farmacista libera professionista: quale codice ATECO?

Partita IVA farmacista libera professionista: quale codice ATECO?

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Vi scrivo per avere delucidazioni a proposito del codice ATECO da utilizzare per aprire una partita IVA farmacista libera professionista. Se non sbaglio non è possibile lavorare in ritenuta d’acconto come farmacista lavoratore autonomo anche se si tratta di prestazioni occasionali. È corretto?

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Domanda del 18 Settembre 2022
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Nota bene: La risposta a questo quesito è stata pubblicata più di un anno e mezzo fa. Le informazioni contenute potrebbero essere obsolete

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Domanda Privata

Per quanto concerne il codice ATECO da utilizzare per l’apertura della partita IVA si segnala che, non essendo stato istituito un codice specifico per l’attività di farmacista, deve essere utilizzato il codice 74.90.99 – Altre attività professionali n.c.a.

Nel caso in cui si volesse svolgere l’attività professionale in regime di lavoro autonomo con caratteristiche di occasionalità, non è necessaria l’apertura della partita IVA ma devono essere rispettati i seguenti requisiti:
• Mancanza di continuità e abitualità della prestazione di lavoro autonomo
• Mancanza di coordinamento della prestazione.

Inoltre, è necessario fare attenzione al limite economico che ha tale tipo di prestazione. Infatti Nel caso in cui il prestatore di lavoro occasionale raggiunga nell’anno la soglia di 5.000 euro lorde di prestazione occasionale vige l’obbligo di iscrizione alla Gestione Separata INPS. Questo è quanto disposto dall’articolo 44 del D.L. n. 269/2003, convertito dalla Legge n. 326/2003. Questa norma prevede, quindi, l’obbligo della contribuzione previdenziale in capo ai prestatori che superano la soglia annua di 5.000 euro lorde di prestazioni occasionali.

La soglia di 5.000 euro lorde annue deve essere conteggiata:
• Prendendo a riferimento solo le prestazioni occasionali svolte
• Sommando tutti gli importi lordi incassati nell’anno
• Considerando gli importi percepiti da tutti i committenti (in caso di più di un committente)
• Escludendo tutti i redditi di altre categorie (es. lavoro dipendente)

In caso di superamento della soglia dei 5.000 euro, i contributi previdenziali devono essere conteggiati e versati sulla quota eccedente.

Infine, nella fattispecie in argomento, si rilascerà una ricevuta che ha carattere di quietanza di pagamento con applicazione della ritenuta d’acconto pari al 20% del corrispettivo.

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Pubblicato da Francesco d'Alfonso
Risposta del 18 Settembre 2022

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